Il bilancio è inevitabile.
Cosa è nato, è diventato, è stato, è evoluto, è finito nel 2015?
Un sentimento, una consapevolezza, una nuova vita, un progetto?
Coltiviamo la gratitudine. Per quello che è stato, per ciò che è.
La malinconia fa parte del pacchetto. Attraversiamola, ma non ci adagiamo lì dentro.
È comodo solo per un po’. Dopo diventa alibi.
La mancanza fa parte della vita, è ineliminabile. E alimenta il desiderio.
Ringraziare prepara la strada alla fiducia.
I sogni indicano la strada, la vita semina indizi, noi scegliamo cosa coltivare e cosa lasciare indietro.
Fiorirà l’atteso, apparirà l’inaspettato.
Qualcosa dipende da noi, ma non tutto.
Ne riparliamo il prossimo Capodanno.
Tanti auguri a tutti.
Dedicato a chi non crede che la bellezza possa trovarsi concentrata in un unico luogo, piccolo, impervio, raggiungibile con fatica, ma pur sempre raggiungibile.
Foto scattata in vetta, cima del Monte Amandola, Settembre 2015.
Un saluto affettuoso e grato a tutti gli amici e le amiche che erano con me quel giorno
ed a tutte le persone che hanno accompagnato il mio 2015 in altro modo.
Giselle