“Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…“
Guccini descrive efficacemente i sentimenti e le inquietudini che la fine dell’estate porta con sé.
Riprendono le attività lavorative, inizia un nuovo ciclo scolastico, si fanno nuovi progetti, si riaffacciano idee messi in attesa.
Forse è proprio Settembre il vero Capodanno nel ciclo delle stagioni.
La malinconia per quello che è stato e non sarà più, l’ansia di realizzare qualcosa di sospeso, la paura dell’impegno e della fatica, l’entusiasmo di rinnovare e realizzare un progetto. O più di uno.
Accogliere la tristezza, che aiuta a fermarsi dopo il vortice delle attività, a rielaborare quello che è accaduto, eliminare il superfluo, fare spazio al nuovo.
Mettere in moto l’energia sprigionata dall’ansia, volgendola a organizzare consapevolmente il da fare, senza colpi di testa né impulsività.
Attraversare la paura, individuando gli ostacoli effettivi e quelli sopravvalutati.
Coltivare l’entusiasmo, nutrirlo, rinnovarlo sempre. L’entusiasmo e il desiderio sono il motore della vita, in qualunque stagione dell’anno e della vita.
Buona vita a tutti!